25 luglio, giornata mondiale dell’annegamento

“In tempi di vacanze, con i litorali, le piscine, i laghi e i fiumi che diventano la meta di chi cerca refrigerio e riposo, è fondamentale ricordare che comportamenti consapevoli e misure di prevenzione possono aiutare a limitare il fenomeno delle morti per annegamento”. Lo ha ricordato oggi, 25 luglio, Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa italiana, in occasione della Giornata mondiale della prevenzione dell’annegamento per la quale quest’anno l’Organizzazione mondiale della sanità ha scelto come claim “Tutti possono annegare, nessuno dovrebbe”. Secondo l’Oms, l’annegamento è tra le 10 principali cause di morte per bambine, bambini e giovani di età compresa tra 1 e 24 anni in tutto il mondo. In Italia, secondo i dati dell’Istat, in un decennio sono morte per annegamento 3.760 persone.

“L’annegamento è una minaccia silenziosa e, con l’adozione di comportamenti responsabili e strategie di prevenzione salvavita, può essere evitata – ha sottolineato Valastro –. La Croce Rossa italiana, da sempre ‘Ovunque per chiunque’, promuove la cultura della sicurezza”.

Ecco alcuni consigli della Croce Rossa: la segnaletica è importante, le bandiere rosse al mare significano che è pericoloso entrare in acqua, è importante rispettare i divieti di balneazione; occorre fare molta attenzione alle correnti, spesso non si vedono, ma sia al mare che nei laghi sono molto pericolose; non immergersi in acqua se si è molto accaldati, si potrebbe avere un malore; controllare sempre i bambini quando si è vicini all’acqua, fargli fare corsi di acquaticità fin dalla tenera età; imparare tecniche di primo soccorso, perché possono rivelarsi fondamentali per salvare una vita.

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